Il design di una farmacia influenza chi vi entra; il giusto arredamento può contribuire al tuo sell-out.
L’arredamento, le luci, i colori; tutto questo fa parte del design della farmacia. Non si tratta solo di rendere bello il locale in cui entrano i tuoi pazienti, ma di renderlo parte della shopping experience. Certo la tua farmacia dovrà essere bella ma anche accogliente, in poche parole deve essere migliore possibile. Con questo intendiamo una farmacia redditizia, con il massimo del sell-out e da cui ogni paziente esce soddisfatto dei propri acquisti (al di là dei farmaci).
Come si fa a costruire una farmacia così? Da dove dobbiamo partire? Il primo passo è sempre fare un buon progetto. Quando si immagina una farmacia bisogna farlo in tutti i suoi particolari; si deve cercare il giusto ibrido fra bellezza ed efficacia. Chi vi può aiutare in questo è un buon architetto, qualcuno che sappia unire fantasia e concretezza, qualcuno che abbia metodo ed esperienza.
Per cercare di vedere le cose dal giusto punto di vista, abbiamo intervistato un architetto specializzato in questo campo.
Una breve presentazione: lei chi è e che cosa fa?
Mi chiamo Luca Daniele Besana e sono un architetto specializzato nel retail design.
Quali sono state le sue esperienze nel retail?
Ad oggi credo di aver realizzato almeno centocinquanta negozi diversi, e soprattutto molte catene di negozi, cosa che mi ha dato un’enorme esperienza nell’ambito della gestione di progetti complessi, che non solo devono funzionare nella specifica location, ma devono essere anche ingegnerizzati.
Ho lavorato sulle tipologie più disparate: ristoranti, negozi di abbigliamento, negozi di tutti i tipi, farmacie comprese. Ogni progetto ha una storia a sé, anche se ci sono molti punti in comune.
Un’altra cosa sono i “format” di un punto vendita: una cosa è progettare un negozio/locale visto come “pezzo unico”, altra cosa è progettare una catena di locali. Le problematiche sono molto diverse.
Come affronta la sfida offerta dalla farmacia?
La farmacia è destinata a diventare sempre più centrale come punto di riferimento per salute e benessere.
Di fatto la farmacia è un presidio strategico (e sottolineo l’aggettivo “strategico”) per qualsiasi nazione degna di questo nome. Lo stiamo vedendo anche adesso durante questa crisi. Io penso che la farmacia del futuro uscirà profondamente potenziata da questo momento difficile. La farmacia è troppo importante per il funzionamento del sistema paese.
Pertanto, accetto questa sfida molto volentieri. Il punto è trovare il farmacista lungimirante che capisca questa visione e sia disposto a sua volta ad accettare la sfida.
In che cosa la farmacia è diversa dal retail? E quali sono invece le parti in comune?
Se diciamo che la farmacia ha un’importanza strategica, diciamo già tutto.
Il retail (ristorante o negozio di abiti di lusso, di libri…) è di fatto una “sirena” che deve ammaliare il cliente e trasmettere un’idea, il cosiddetto “format”, invogliando il cliente ad un’esperienza di cibi esotici unica in quella città, piuttosto che l’esclusività di un vestito di moda, o l’idea di essere parte di un’élite di intellettuali/ lettori…
La farmacia è prima di tutto un presidio: della salute, del benessere, della presenza di uno stato che si cura dei suoi cittadini, ma anche della possibilità di acquistare dei prodotti dietetici, o specifici di una particolare esigenza che non si trovano altrove e molto altro ancora. La farmacia ha un ruolo a tutto campo nella città, e non smetterò di sottolineare questo. Detto ciò, la farmacia ha anche un aspetto legato alla shopping experience di tutto rispetto.
Secondo lei qual è l’arredamento giusto per la farmacia?
Quello che aiuta il cliente a focalizzare subito quello che sta cercando e contemporaneamente valorizza molti altri prodotti utili che non ci si aspettava di trovare. In ogni caso, l’arredamento deve lavorare a stretto contatto con la comunicazione se si vogliono avere dei risultati interessanti. Da questo punto di vista, avere lavorato tantissimo nel retail, e spesso a contatto con le più grosse agenzie di comunicazione, mi aiuta molto.
L’arredamento, secondo lei, migliora la shopping experience?
L’arredamento, la comunicazione, la disposizione dei prodotti e le tecniche di visual merchandising sono fondamentali per la shopping experience: è quindi cruciale avere un team capace di coordinare questi tre aspetti in modo unitario. Noi, lo abbiamo.