Un passo verso la farmacia del futuro​

la farmacia del futuro

Oggi come oggi è difficile fare previsioni sulla farmacia del futuro, ma noi ci abbiamo provato.

In tanti modi cerchiamo di pensare alla farmacia del futuro, all’evoluzione che avrà insieme alle nuove generazione ed alle nuove tecnologie. Cosa vedrà chi entrerà in farmacia fra cinque anni? E fra dieci? Prevedere tali cambiamenti, oggi con la tecnologia che abbiamo a disposizione, diventa estremamente difficile; si può comunque provare a fare un’analisi con metodo cercando di arrivare a dei risultati più verosimili possibile.

Due punti sono, secondo noi, fondamentali per iniziare a pensare a una farmacia del futuro: il paziente ed il digitale.

Il paziente/cliente della farmacia del futuro

La prima cosa che è sempre cambiata e alla quale ci siamo sempre adeguati sono i pazienti/clienti. Ogni generazione ha le proprie caratteristiche, le proprie abitudini d’acquisto e i propri prodotti preferiti. Diamo un’occhiata più da vicino:

  • Boomers: nati tra il 1945 ed il 1965
  • Generazione X: nati tra il 1965 ed il 1980
  • Millennials: nati tra il 1980 ed il 1990
  • Generazione Z: nati tra il 1990 ed il 2010
  • Generazione Alpha: nati dal 2010 in poi

Ad oggi la maggior parte delle persone che entrano in farmacia sono Boomers o appartenenti alla Generazione X, vista l’età che hanno. Le loro abitudini sono diverse e sono coloro che hanno vissuto di più la trasformazione della farmacia, soprattutto i Boomers. Si è passati da una farmacia dispensatrice di farmaci a vero e proprio retail del benessere. Queste generazioni sono abituate ad andare in farmacia, a chiedere consiglio al farmacista e ad avere una “farmacia di fiducia” in cui recarsi sempre.

Le nuove generazioni

Il discorso cambia più si va avanti con le generazioni. I Millennials sono più abituati alla tecnologia, hanno vissuto il boom che ha avuto il computer e poi internet tra gli anni ’80 e ’90. Le loro abitudini sono già cambiate, hanno gli strumenti culturali per recarsi in farmacia solo dopo una ricerca su cosa hanno bisogno, spesso però non riuscendo bene a identificarlo con esattezza.

Le generazioni Z e Alpha sono i cosiddetti “nativi digitali” coloro che hanno sempre vissuto con la tecnologia, ne conoscono bene il funzionamento e riescono a mantenersi aggiornati senza troppe difficoltà; imparano dalla tecnologia e la tecnologia si trasforma in base alle loro abitudini ed interessi. Sono sicuramente più orientati all’acquisto online, ma non solo; sono abituati a confrontare le varie merci online per poi effettuare acquisti in negozio.

Catturare l’attenzione

Più si va avanti, dunque, più si nota che le generazioni future saranno maggiormente “connesse”, hanno e avranno un rapporto quotidiani con la tecnologia e internet con tutto ciò che ne deriva (social network, tutorial di ogni tipo, una folta possibilità di informazione). Per far sì che queste nuove generazione arrivino in farmacia a chiedere consiglio, a comprare un presidio bisogna necessariamente passare dal web e tramite esso catturarne l’attenzione.

Ora, dunque, c’è bisogno di introdurre un concetto fortemente legato al web, ovvero quello di “customer journey”. Con questo termine, che può essere tradotto letteralmente come “viaggio del consumatore”, si intende un processo che ognuno di noi fa quando acquista qualcosa. Questo processo, sul web, può essere diviso e analizzato consentendoci la creazione di messaggi mirati.

La farmacia del futuro è una farmacia connessa, che parla anche tramite i social network. L’obiettivo è collegare la vita online con quella offline, farsi conoscere sui social per poi far arrivare i pazienti/clienti in farmacia per usufruirne dei servizi.

Digitale dentro la farmacia del futuro

Nella farmacia del futuro il paziente/cliente farà un percorso supportato dal digitale. La comunicazione potrà essere fatta tramite degli schermi inseriti direttamente nelle strutture espositive, il palinsesto verrà costruito pensando: alle attività di trade marketing, alla prevenzione e ai servizi.

Tutte queste novità e implementazioni avranno una ripercussione sulle performance della farmacia e, dunque, dovranno essere misurate per poter capire quanto e come possono aiutare.

Questa previsione porta con sé una speranza: che il digitale possa aumentare i contatti tra le persone e non sostituirli, che la farmacia diventi un luogo di servizio e informazione performante.

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