Come sarà la fine della quarantena?

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La farmacia alla fine della quarantena non sarà la stessa di prima; prepariamoci al cambiamento.

Sulla falsa riga dell’articolo della scorsa settimana proviamo a prevedere qualcos’altro. Questa volta non andremo così lontano nel futuro; questa volta la domanda che ci poniamo è un po’ più pragmatica: cosa troveremo alla fine della quarantena? Come cambieranno le abitudini dei pazienti/clienti in farmacia? 

Le abitudini di acquisto e di frequentazione della farmacia sono cambiate. Questo cambiamento farà parte del nuovo comportamento che terranno i clienti in farmacia (almeno fino a quando non si troverà un vaccino).

Ed ecco le nuove opportunità

CI sembra importante, prima di tutto, sottolineare una cosa: il bisogno di contatti farà ripartire gli acquisti nei retail fisici. Di questo siamo convinti e questo ci porta   a studiare e ripensare ad un nuovo modello di lay-out anche nelle farmacie.  

Questa pandemia ci deve preparare ad affrontare nuove forme di virus, dunque alla fine della quarantena potrebbe tornarci utile ciò che stiamo imparando. Dobbiamo sfruttare questo periodo per fare esperienza, non dobbiamo più trovarci impreparati ad affrontare eventi del genere. Dobbiamo organizzarci per strutturare una farmacia che sia in grado di gestire in sicurezza questo tipo di eventi.

Cosa ci servirà:

  • Strutture espositive modulari che si possano velocemente riconfigurare per accogliere referenze con un’esposizione massificata (es. gel disinfettanti, salviette e saponi anti batterici ecc.) da posizionare verso l’ingresso della farmacia.
  • Se la farmacia lavora con il magazzino automatizzato, si dovrà prevedere una discesa per la consegna dei farmaci nelle immediate vicinanze del passafarmaco. Pensiamo alle farmacie che oggi stanno operando a battenti chiusi utilizzando la “modalità passafarmaco”, avere un’uscita del farmaco nelle vicinanze eviterebbe perdita di tempo nel recuperare le confezioni alle uscite sui banchi.
  • Una postazione cassa che possa essere spostata ed attivata in zona passa farmaco o in posizione avanzata verso l’ingresso.
  • App a supporto della telemedicina, prenotazioni farmaci e consegna a domicilio
  • Misure di protezione per lo staff della farmacia che opera al banco cassa o alle postazioni di consiglio – ad esempio le barriere in plexi –  che possano però essere riutilizzate con una seconda funzione fino alla successiva emergenza.
  • Immaginiamo un cambiamento nel lay-out della farmacia con un ingresso “transformer” che si possa adattare ed accogliere il paziente in modalità “isolata”, una sorta di cabina “auto igienizzante” da installare velocemente e facilmente removibile passato il periodo di contagio
  • In ingresso dispenser di gel mani con un monitor integrato che fornisce informazioni comportamentali
  • Sistemi di raccolta per guanti e mascherine usate da installare fuori dalla farmacia

In conclusione

La cosa certa è che di difronte ad un’emergenza come quella di una pandemia, i tempi di reazione della farmacia –  intesa come retail specializzato in prevenzione e salute – dovranno essere sempre veloci, visto l’atteggiamento che ha avuto chi ci governa. I farmacisti si sono dimostrati ancora una volta il primo riferimento per la popolazione mentre da parte delle società che lavorano per la farmacia, l’aiuto ed il supporto possono arrivare nel fornire loro soluzioni pratiche e funzionali per gestire lo spazio espositivo ed il lavoro in totale sicurezza.

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